LA STORIA DEL JEANS
Quest’anno lo storico Jeans 501 della Levi’s festeggia ben 140 anni, e la moda proclama il denim “ il capo di punta delle passerelle estive”.
Nato in America negli anni ’50 e diffuso grazie al mondo del cinema e alla gioventù che in quegli anni ne fece il simbolo di una generazione.
Ma la storia di questa “tela” inizia in realtà in Italia, precisamente a Genova, meta scelta nel 1850 dai commercianti Nimes (e da qui il nome di Denim) come punto di inizio per le merci destinate al Nord America.
Dal ‘900 a oggi non c’è generazione che non abbia indossato un paio di jeans, non c’è movimento, culturale, sociale, che non abbia scelto questi pantaloni come “divisa” del proprio look.
Sul grande schermoi jeans compaiono nel 1945: il suo debutto è legato alla pellicola Femmina folle con Gene Tierney. Il cinema western continuò poi a formare la leggenda, mentre la sua connotazione di ribellione e contestazione venne poi interpretata da Marlon Brando nel ’53 sul set de “Il Selvaggio” e poi da James Dean in “Gioventù bruciata” del ’55. Dal ’68 i jeans vengono indossati non solo in forma di identità studentesca, ma entrano a far parte del Prêt-à-Porter della moda. Con il jeans inizia un nuovo sfogo di fantasia e creatività da parte degli stilisti.
Il Jeans è stato protagonista anche nello scenario musicale. Da simbolo del rock’n’roll anni 50, il jeans si arricchisce di preziosità nella musica degli anni 80 per poi trasformarsi in espressione grunge con l’arrivo degli Anni 90. Oggi invece non c’è una vera definizione netta, ma c’è di tutto un pò. Con Jean Paul Gaultier, che abbinò per primo una giacca denim alla gonna sempre in denim, crea il primo abito in jeans. Il denim, in tutte le sue espressioni, torna così protagonista indiscusso della stagione estiva ma questa volta lo fa davvero in gran stile, arrivando a creare un inedito e piacevole tocco di raffinatezza.